Rivista LION Numero di Ottobre 2016
Le Città Murate Lions a convegno
L’associazione internazionale delle Città Murate Lions ha tenuto il 13° congresso ad Urbino in giugno e in questa occasione ho raccolto, dall’attuale presidente Giuseppe Guerra, informazioni interessanti su questo particolare sodalizio legato al mondo Lions.
Di Ernesto Zeppa
Qualche notizia sull’associazione e sulle sue finalità.
L’associazione – sottolinea Giuseppe Guerra – nasce nel 2004, a seguito dell’idea del nostro presidente onorario Franco Ghio. Questa riscosse l’immediato entusiasmo dei soci del Lions Club Lucca Le Mura, di cui Ghio era allora presidente e che già, nella denominazione, portava il segno dell’attaccamento al “Monumento” più rappresentativo della città di Lucca. Così è stato per gli altri 6 Lions Club, che hanno, immediatamente, aderito e costituito l’associazione. Poi, molti altri Lions Club sono entrati a farne parte e, nell’ultimo anno, la crescita associativa ha avuto un picco importante d’adesioni in numero e in rappresentatività, come quelle di Lisbona, Istanbul, Roma, Pompei e altre ancora, fino a giungere a 114 in rappresentanza di 16 nazioni. Sono stati 30 i nuovi Club entrati nel corso dell’annata lionistica 2015/2016. Il segreto di tante adesioni è, forse, l’amore che noi Lions abbiamo per la nostra attività e vita lionistica, che prevede anche la salvaguardia-tutela del patrimonio storico-monumentale. Dopo la fondamentale azione dei miei predecessori, Ghio, Morlin, Mirk, sotto la mia presidenza molto è stato fatto attraverso il nuovo sito, il web e i social network divenuti veicoli immediati di notizie ed immagini.
La nostra associazione ha finalità esclusivamente culturale e per scopo la sensibilizzazione e la partecipazione alla tutela, promozione e valorizzazione delle cinte murarie storiche e dei sistemi fortificati delle città in cui risiedono i Lions Club associati. Nei congressi, vengono trattate varie problematiche come la vivibilità all’interno delle cinte murarie, la viabilità, i collegamenti e la conservazione, la valorizzazione ai fini di un turismo non solo lionistico. In futuro, parleremo dell’evoluzione urbanistica del paesaggio delle città murate perché, purtroppo, non tutte le città anticamente cinte da mura, hanno preservato quest’importante “patrimonio monumentale” come fortunatamente è accaduto a Lucca. Oggi, “l’arborato cerchio”, come definito da Gabriele D’Annunzio, è un grande parco urbano, perciò parleremo anche dell’ambiente delle città murate.
Quali i service più interessanti che avete organizzato?
Parlare di service, nello specifico, per un’associazione di tipo culturale come quella delle Città Murate Lions è riduttivo, perché ritengo che, a seguito dei congressi, per i partecipanti, non solo Lions, ma anche autorità civili, religiose e militari, sono emerse, dalle relazioni trattate da illustri relatori, tematiche ed approfondimenti tali da stimolare, nei presenti, azioni specifiche da riportare nella vita quotidiana dei club associati. Mi riferisco, ad esempio, agli interventi di recupero/restauro del patrimonio monumentale, all’accoglienza, alla tutela dell’ambiente, ai giovani. Sono i Lions Club gli attori principali, spetta a loro, mettere in pratica, tramite i service, gli spunti che scaturiscono dagli incontri congressuali dell’associazione Città Murate.
Come Urbino ha accolto i Lions e quali le conclusioni congressuali?
Nella splendida cornice della città di Urbino, patria dei Duchi di Montefeltro, culla del Rinascimento e città natale di Raffaello e di Piero della Francesca, si è tenuto il XIII congresso, che ha visto la partecipazione di 46 Lions Club.
Il centro storico di Urbino è stato il fulcro della tre giorni del congresso che si è aperto, il 3 giugno, nella sala “Giardino d’Inverno” di Palazzo Ducale dove ben 12 nuovi club hanno presentato le loro città illustrandone la storia, l’economia, i monumenti e le mura che le caratterizzano; fra questi, anche il club di Friesach Burgenstat, primo club austriaco aderente all’associazione Uno spazio particolare è stato riservato al club di Venzone Via Julia Augusta (Udine) che, attraverso un video, ha messo in luce – a quarant’anni dal sisma – i risultati degli sforzi compiuti per la ricostruzione del centro storico e delle mura dopo la distruzione del terribile terremoto del 1976. Il Club di Castelfranco Veneto ha esposto il programma del XIV Congresso che si terrà nella cittadina murata veneta dal 2 al 4 giugno del 2017. Il teatro “Sanzio” è stata la sede del congresso – il 4 giugno – alla presenza di circa 400 persone. Dopo i saluti delle autorità civili e lionistiche – tra queste Il Governatore del Distretto 108 A, Franco Sami – è stato dibattuto il tema “Le mura gelose custodi di storia, arte e cultura delle nostre città”. Moderatore dell’incontro il giornalista Tiziano Mancini, che ha introdotto i vari relatori tra i quali Tonino Pencarelli docente d’Economia gestionale delle Imprese presso l’Università degli Studi d’Urbino Carlo Bo, il quale ha affermato che le Città murate non devono limitarsi ad essere dei giacimenti culturali, artistici e storici, ma dovranno diventare sempre di più delle piattaforme che generano valore. È essenziale andare incontro alle attese dei fruitori come è importante che si generi e rafforzi la coesione sociale conservandone il valore e creandone ancora coinvolgendo un numero maggiore di estimatori, di cittadini, di artisti e, in sostanza, nuovo capitale umano. Quest’approccio creerà quel circolo virtuoso che genererà nuova economia e rafforzerà ulteriormente l’identità e la notorietà di una realtà come quella delle città cinte da mura; il poeta Umberto Piersanti ha espresso, con molta convinzione ed energia, il concetto che la memoria non deve essere di conservazione e non può essere rinnovata in luoghi chiusi, ma in contesti aperti in quanto con il comunicare farà conoscere e potrà arricchire tutti coloro che verranno a contatto con le bellezze d’Urbino e del “cosmo” che gravita intorno alla città. Alla fine dei lavori congressuali, sono stati premiati gli studenti del Liceo artistico “Scuola del Libro” d’Urbino che hanno creato il logo del congresso e un filmato inedito sulla loro città.
Nella mattinata del 5 giugno, i congressisti hanno potuto ammirare le bellezze interne del Palazzo Ducale e dei capolavori in esso contenuti per poi percorrere un itinerario attraverso le piazze del centro d’Urbino che ospitavano le gare storiche di tiro con l’arco. L’accoglienza degli Urbinati è stata, a dire poco, fantastica così come tutta l’organizzazione che ringrazio sinceramente. Prima di lasciarci, la promessa di rivederci al XIV Congresso di Castelfranco Veneto (Treviso) per rinnovare quei valori e sentimenti di amicizia e di collaborazione che ci tengono uniti”.